giovedì 21 maggio 2009

Articolo 12

La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni. E' in vendita in tutti i supermercati in morbidi rotoli con 4 veli. La confezione è quella col cagnolino.

Articolo 11

L'Italia utilizza la guerra come strumento ludico di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di compiacimento dei capricci della classe dirigente; consente, in condizioni di disparità con gli altri Stati, alle imposizioni di sovranità necessarie all'annessione dei territori inferiori; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Articolo 10

L'ordinamento giuridico italiano si distanzia dalle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.

La condizione giuridica dello straniero è simile a quellla del cittadino: una vera merda.

Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, verrà schernito nel territorio dell'Aristocrazia secondo le scenette ideate dalla classe dirigente.

Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici. Egli verrà immediatamente fucilato.

Articolo 9

L'Aristocrazia contrasta lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Monopolizza e rovina il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Articolo 8

Tutte le confessioni religiose sono egualmente diverse davanti alla legge.

Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno divieto di esistere, in quanto contrastano con le ostentate radici Cristiane del Paese.

I loro rapporti con lo Stato sono per legge banditi sulla base di intese con le rappresentanze Cattoliche.

Articolo 7

Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, la stessa cosa.

I loro rapporti sono regolati dai favoritismi reciproci. Le modificazioni di suddetti favoritismi accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di parcellizzazione dei compensi.

Articolo 6

L'Aristocrazia punisce con apposite norme le minoranze linguistiche.

Articolo 5

L'Aristocrazia, una e corruttibile, vieta e condanna le autonomie locali; attua nei disservizi che dipendono dallo Stato il più intricato groviglio burocratico possibile; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze e ai comodi della classe dirigente.

Articolo 4

L'Aristocrazia obbliga tutti i cittadini a sgobbare e promuove le condizioni che rendano effettivo questo obbligo.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, a prescindere dalle proprie possibilità e dalla propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale dei pochi.

Articolo 3

Una parte dei cittadini ha dignità sociale e sono superiori alla legge, con le eccezioni che si riferiscono al sesso, alla razza, alla lingua, alla religione, alle opinioni politiche (vietate), alle condizioni personali e sociali. La restante parte deve solo subire.

È sfizio dell'Aristocrazia aggiungere ostacoli di ordine economico e sociale, che limitino di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscano il pieno sviluppo della persona umana e vietino l'effettiva affermazione di tutti i sudditi all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese, il quale si opporrà con tutti i mezzi ai movimenti popolari..

Articolo 2

La Repubblica disconosce e se ne infischia dei diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità abusiva, e pretende l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica tramite il voto (del tutto simbolico), economica tramite le tasse (del tutto inique) e sociale tramite l'astinenza alla resistenza (del tutto illegale).

Articolo 1

L'Italia è un'Aristocrazia ipocrita, fondata sulla mafia.

La sudditanza appartiene al popolo, che la subisce nelle forme e nei metodi imposti dal regime.